Cos’è per me la Media Relation e perché conta davvero
Per molti la media relation è semplicemente inviare un comunicato stampa.
Per me, invece, significa molto di più: è la capacità di costruire un dialogo editoriale autentico con i media, trasformando un’informazione in una notizia che abbia senso, valore e impatto sociale.
La mia esperienza come giornalista e autore televisivo mi ha insegnato che i media non cercano soltanto dati, ma storie da raccontare. È qui che entra in gioco la progettualità editoriale: non basta comunicare, bisogna farlo con una regia narrativa che sappia rendere un contenuto notiziabile, credibile e memorabile.
La mia visione delle Media Relations
Quando accompagno aziende farmaceutiche, fondazioni o realtà del terzo settore, non mi limito a cercare “visibilità”.
Il mio lavoro è disegnare un percorso editoriale in cui ogni contenuto – che sia una campagna di disease awareness, un branded content audiovisivo o un evento – diventi parte di una storia coerente e strategica.
È in questa costruzione che lo storytelling fa la differenza: una narrazione ben scritta, scientificamente valida e umanamente empatica è la chiave per conquistare l’attenzione dei media e la fiducia del pubblico.

Media relation e storytelling: la mia firma d’autore
Il mio approccio si distingue perché nasce dalla mia identità: sono un autore prima ancora che un consulente.
Questo significa portare nel mondo delle media relations lo stesso rigore creativo che uso nella scrittura di un format televisivo o di un docufilm.
Ogni progetto deve avere una struttura narrativa chiara, un ritmo, un linguaggio capace di far incontrare scienza ed emozione. È questo il segreto per fare media relation in maniera originale e, soprattutto, efficace.